Home / Mente / Sri Aurobindo, la Natura della Coscienza

Sri Aurobindo, la Natura della Coscienza

 

Tra i tanti uomini dediti allo Yoga che l’India ci ha offerto nel XX secolo, Sri Aurobindo rappresenta senz’altro una stella di prima grandezza.

Quest’uomo di grande intelligenza ha saputo rendere accessibile l’eterna conoscenza dello Yoga agli uomini dell’era moderna, parlando un linguaggio allo stesso tempo poetico ma chiaro e scientifico.

La vita di Sri Aurobindo ci narra di un uomo che ha dedicato tutto se stesso ad indagare sulla natura della coscienza, così come su quella delle forze vitali e dei metodi di trasformazione del “vecchio” uomo in un uomo nuovo, rinnovato nello spirito, nella coscienza e nel corpo.

Egli sosteneva che esiste un potere sopramentale e un potere subcosciente: il potere della trascendenza e quello della Natura, e che la chiave di questi immensi poteri è proprio l’individuo.

L’essere individuale, una volta conquistata l’autocoscienza, diviene ponte fra lo spirito e la materia, in grado così di riunire i due estremi in se stesso, senza nulla escludere.

LO YOGA PER SRI AUROBINDO

Lo Yoga di Sri Aurobindo è dunque uno Yoga Integrale, non una via mistica fumosa e retrograda (come quella dell’India che ne ha visto i natali nel 1872), che vuole il distacco repentino dell’anima dal mondo senza averlo conosciuto nei suoi più intimi recessi e senza curarsi del grido d’aiuto che giunge dagli altri esseri umani.

Lo Yoga, per Sri Aurobindo è innanzitutto ricerca del Sé, di quella piccola luce, essere psichico, frammento della più grande luce del Divino che la contiene; in un secondo momento, una volta conosciuto e stabilitosi nel Sé, ricercare la “fusione” col Divino stesso, la Coscienza Cosmica, senza per questo perdere la propria identità.

Ma il cammino è lungo e può non risolversi in una sola vita, né è bene che si risolva in una sola vita, perché il punto di coscienza che ognuno di noi rappresenta può maturare solo attraverso questo interminabile “pellegrinaggio” nella Materia.

Allora, “quando saremo cresciuti abbastanza per accorgerci che tutto viene da fuori, da una vita più grande della nostra, da una Mente e da una Materia più vaste delle nostre, più universali, sarà il momento di ritrovare nella coscienza quel che eravamo incoscientemente da sempre: una Persona universale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *