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Italiani malati di smog

smog1In un recente convegno tenutosi al Policlinico di Milano dal titolo “RespiraMi” alcuni studiosi hanno affrontato il tema dell’inquinamento e i rischi per la salute. Lo smog che respiriamo nelle nostre città può provocare malattie respiratorie, cardiovascolari, e persino alcune forme di tumore.

Secondo il Rapporto sulla qualità dell’aria dell’Agenzia europea per l’ambiente, la Lombardia è una delle regioni più inquinate d’Europa per le polveri sottili. Ma diverse città italiane sono in cima alla lista delle zone a maggiore concentrazione di ozono, un gas irritante che si concentra nell’atmosfera.

Secondo l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) siamo tutti in pericolo, e non stiamo parlando solo dei nostri polmoni, ma anche di cuore e arterie. La composizione delle polveri sottili, negli ultimi venti anni, potrebbe essere cambiata, rendendole più pericolose. C’è poi un nuovo inquinante, il black carbon, che aggrega una grande quantità di sostanze tossiche e le trasporta nell’organismo.

A dare fastidio sono soprattutto le polveri sottili e l’ozono. Il risultato è la comparsa o il peggioramento di alcune malattie come l’asma o le infezioni ricorrenti (bronchiti, tosse e raffreddore). Le polveri sottili penetrano dai polmoni fino al sangue, trasportando con loro una serie di sostanze tossiche (ricche di metalli) che favoriscono la formazione di trombi e fanno crescere l’infiammazione.

I trombi, occludendo le arterie, possono causare malattie importanti come infarto e ictus. E’ stato inoltre accertato che lo smog può favorire anche la comparsa di aritmie cardiache.

Secondo l’Oms lo smog può anche influire sulla comparsa di alcune forme tumorali. I più a rischio sono i fumatori: gli effetti di smog e fumo infatti non si sommano, ma innescano un meccanismo moltiplicatore. Che cosa possiamo fare noi poveri cittadini per difenderci? Ecco qualche consiglio:

1) Cercare di scegliere strade meno trafficate quando si cammina in città;

2) Se si fa jogging, meglio preferire i parchi alle strade, e le giornate piovigginose a quelle soleggiate perché l’acqua fa depositare a terra le polveri sottili;

3) Limitare l’uso dell’auto, affidandosi per esempio al car sharing;

4) Per proteggere i più piccoli è meglio limitare l’uso del passeggino in città, è preferibile tenere i bambini in braccio o nel marsupio;

5) Quando si è a casa, meglio evitare di tenere le finestre aperte nelle ore di punta, soprattutto quando ci sono i bambini piccoli;

6) Appena è possibile, concedersi un week end fuori città in posti salubri per “depurarsi” dallo smog cittadino.

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