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Il massaggio sonoro al pianoforte

Il massaggio sonoro al pianoforte

E’ possibile ritrovare equilibrio psico-fisico ed armonia grazie alle profonde e soffici “carezze” della musica. La musico terapeuta Giulia Cremaschi Trovesi, presidente della Federazione Italiana Musicoterapeuti (F.I.M.) presenta i suoi recenti studi che hanno come oggetto le vibrazioni sonore create dal pianoforte, uno strumento molto diffuso e amato.

Afferma il compositore e musico terapeuta statunitense Randall McClellan: “Il suono è un’energia vibratoria, che interagisce con l’energia delle strutture del corpo attraverso la risonanza; inoltre, ogni struttura del corpo ha una propria frequenza di risonanza naturale”.

La tecnica del massaggio sonoro si basa proprio su queste premesse e agisce a livello globale, producendo effetti anche sulla parte più sottile (energetica) dell’uomo. Il pianoforte è uno strumento che genera una profonda, coinvolgente con vibrazione in grado di influire positivamente sul corpo, la mente e le energie interiori. Il corpo umano è una sinfonia di suoni, ritmi biologici, mentali ed emozionali.

Tutto ciò che è vivo ha molti vibratori che si trasmettono attraverso le onde sonore. Partendo da questa base teorica, connessa anche alle ricerche di fisica quantistica, si è sviluppato il massaggio sonoro al pianoforte, una tecnica sempre più utilizzata dai musico terapeuti. Non bisogna compiere movimenti impegnativi o particolari, né essere dotati di una specifica preparazione musicale, per sperimentare questo massaggio sonoro. Basta distendersi sulla cassa armonica del pianoforte a coda, ricoperta da un telo, appoggiando la testa e le ginocchia su cuscini morbidi. Le luci vengono abbassate per favorire il rilassamento.

Gli occhi possono essere chiusi o lasciati aperti. Una volta distesi, si resta in silenzio per qualche istante, poi comincia la musica. Si rimane immersi nelle onde sonore per quasi un’ora. Appena i tasti del pianoforte si muovono, si iniziano a percepire a livello uditivo, fisico e vibratorio i suoni.

Le percezioni sensoriali ovviamente sono soggettive, ma è certo che vanno oltre la pura dimensione acustica. Non si tratta semplicemente di ascoltare musica, è un’esperienza totalizzante, perché determinate note toccano e agiscono sulla struttura ossea, altre vanno ancora di più in profondità. E’ un processo di covibrazione e consapevolezza. La musica è sia dentro che fuori, si è immersi in modo totale nelle onde sonore.

A cosa serve il massaggio “sonoro”

Questo particolare tipo di massaggio può essere utilizzato per rilassare, eliminare forme di stress, può essere affiancato ad altre metodologie che lavorano sulla struttura psico-somatica, in quanto agisce su più livelli. La vibrazione è assai benefica, perché permette di riequilibrare l’energia, cioè le tensioni del corpo che si accumulano. La musica, inoltre, produce un rilassamento “emozionale”. Ha una potenza incredibile nell’unificare mente e corpo. Vengono bloccati vari meccanismi che producono stress e tolgono numerose energie. E’ particolarmente indicato per chi impegna costantemente la mente, per chi soffre di insonnia e mal di testa, dolori alla schiena. La composizione dei suoni è assolutamente estemporanea, creata al momento e varia nel ritmo, altezza, intensità. Insomma, si ispira alle condizioni psico-fisiche della persona.

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