Come colore, l’oro è radioso, caldo e brillante al pari del sole stesso. Fin dai suoi primordi, l’umanità ha usato il prezioso metallo per ricavarne gioielli e montarvi le pietre: si tratta di un metallo molto affascinante.
L’oro è un metallo raro e nobile. Il simbolo chimico è “Au”, l’iniziale della parola latina “aurum”, che significa appunto “oro”. La sua morbidezza permette di lavorarlo a sottili foglie; con soli 28 grammi si può ottenere un filo lungo 80 chilometri.
La purezza dell’oro è misurata in carati, parola che in italiano, greco e arabo indicava i semi del carrubo, usati un tempo come misura di peso sulla bilancia. L’oro puro ha 24 carati. Combinato con il rame si ottiene l’oro rosso; con il platino, l’oro bianco.
Oggi l’oro è estratto dalle miniere della California, del Messico, del Colorado e del Canada. Esistono gioielli in oro che risalgono a migliaia di anni or sono. Gli Egizi, i Sumeri, le popolazioni del Sud America, che conoscevano la tecnica di fondere e lavorare l’oro, produssero mirabili manufatti. E’ tradizionalmente considerato un simbolo di regalità e nobiltà.
I conquistatori del Nuovo Mondo cercavano l’El Dorado, la città tutta d’oro. L’oro ripulisce l’intero organismo, ma è efficace soprattutto per il cervello ed il sistema nervoso. Un oggetto d’oro convoglia energie positive e abbondanza. In medicina è usato per curare le artriti reumatoidi, le ulcere, certi tipi di cancro e ricostruire i tessuti danneggiati da un intervento chirurgico.
La “pirite” è un altro bellissimo minerale dalla lucentezza gialla come l’ottone. E’ noto anche come “l’oro dello stolto”, perché spesso viene scambiato per il metallo prezioso. Molto diffusa, è costituita da cristalli opachi di forma geometrica precisa, spesso cuboide. Contiene un’alta percentuale di ferro e zolfo, e ha la stessa composizione chimica della “marcasite”, tanto che risulta difficile distinguere i due minerali.
La pirite, che è due volte più dura dell’oro, non può essere lavorata con altrettanta facilità, ma la varietà italiana si presta ad essere sfaccettata in gioielleria. Si sono trovate notevoli quantità di pirite nel Missouri e nell’Illinois, Usa. Tra gli altri produttori si annoverano il Sud Africa, il Perù, la Germania, la Russia, l’Italia e la Spagna. Sebbene contenga notevoli quantità di ferro, la pirite non è mai stata usata per ricavarlo. E’ stata invece impiegata a scopo industriale per estrarvi lo zolfo durante la seconda guerra mondiale.
I gioielli, catalogati come fatti di marcasite, sono probabilmente di pirite. La marcasite, infatti, si deteriora con il passare del tempo. Si ritiene che la pirite purifichi l’organismo, e se inserita in un ambiente, serve a dissipare le negatività e ripulire il campo elettromagnetico. Per migliorare il livello di energia, appoggiatela sulla scrivania quando lavorate, oppure alla base della colonna vertebrale o sul basso addome.