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influenza e virus intestinale

Ciao, oggi parliamo di un disturbo che erroneamente vien collegato all’influenza stagionale. Molte persone sono convinte che il virus intestinale sia causato dal virus dell’influenza, creando confusione tra i due. In realtà il virus intestinale (chiamato per la precisione “gastroenterite”) è completamente diverso, ed infatti anche i sintomi con cui si manifesta differiscono nettamente da quelli dell’influenza stagionale che ogni anno costringe milioni di persone a letto.

L’influenza intestinale può essere provocata da numerosi virus: norovirus, rotavirus, sapovirus, adenovirus (di tipo 40 e 41). In particolare il “rotavirus” è il virus responsabile della gastroenterite grave nei bambini. I focolai di contagio sono i luoghi frequentati da molte persone: scuole, asili, case di cura.

I sintomi del virus intestinale sono: nausea, vomito e diarrea, cui si accompagnano mal di testa, crampi addominali, febbre, sudorazione eccessiva, untuosità delle pelle, brividi, dolori muscolari e rigidità, perdita di peso, mancanza di appetito.

L’influenza intestinale non è un disturbo grave che desta preoccupazione, in genere ha un decorso di una decina di giorni, dopo di che si guarisce completamente. Bisogna però stare attenti solo ad alcune categorie di persone: i bambini piccoli, i neonati, gli anziani e i disabili. Questi soggetti, già deboli, potrebbero avere problemi di disidratazione, e per questo motivo potrebbe essere necessario un ricovero in ospedale.

Quando è opportuno chiamare il medic per l’influenza e il virus intestinale? Ci sono alcuni casi in cui è consigliabile la consulenza di un medico per sapere come comportarsi: 1) Se il vomito e la diarrea non accennano a diminuire dopo due giorni; 2) Se la febbre supera i 38 gradi; 3) Se le feci presentano tracce di sangue; 4) Se si avverte la sensazione di svenire; 5) Se il dolore addominale è acuto e persistente. In particolare è necessario intervenire se il soggetto colpito da questi sintomi è un bambino.

Il virus intestinale è abbastanza contagioso, e può trasmettersi anche attraverso bevande e cibi contaminati: acqua del rubinetto, frutti di mare crudi o poco cotti, prodotti alimentari maneggiati senza precauzione da chi ha già contratto il virus.

La diagnosi dell’influenza intestinale è agevole, in genere il medico riesce subito a capire di cosa si tratta dai sintomi riferiti dal paziente, e a prescrivere la terapia adatta per superarla facilmente.

L’obiettivo principale nella cura del virus intestinale è di evitare la disidratazione dell’organismo: è importante bere molta acqua ed altri liquidi consigliati dal medico. Poiché questa malattia rende stanchi e debilitati, è necessario riposare molto e rallentare le attività quotidiane per non affaticarvi ulteriormente.

Durante il periodo della malattia è preferibile evitare: latte e derivati, caffeina, cioccolato, zuccheri, cibi fritti, nicotina, alcool, cibi troppo conditi e grassi. E’ preferibile mantenersi il più possibile leggeri e non affaticare lo stomaco. Vanno bene: pesce magro, carne magra, brodo di carne, patate bollite, pasta e pane in bianco.

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